
“La casa dei doganieri”
Tu non ricordi la casa dei doganieri
Sul rialzo a strapiombo sulla scogliera:
Desolata t’attende dalla sera
In cui v’entrò lo sciame dei tuoi pensieri
E vi sostò irrequieto.
Libeccio sferza da anni le vecchie mura
E il suono del tuo riso non è più lieto:
La bussola va impazzita all’avventura
E il calcolo dei dadi più non torna.
Tu non ricordi; altro tempo frastorna
La tua memoria; un filo s’addipana.
Ne tengo ancora un capo; ma s’allontana
La casa e in cima al tetto la banderuola
Affumicata gira senza pietà.
Ne tengo un capo; ma tu resti sola
Né qui respiri nell’oscurità.
Oh l’orizzonte in fuga, dove s’accende
Rara la luce della petroliera!
Il varco è qui? (Ripullula il frangente
Ancora sulla balza che scoscende …)
Tu non ricordi la casa di questa
Mia sera. Ed io non so chi va e chi resta.
—1939